Tassullo

Tassullo (Tassùl in noneso) è stato un comune italiano di 1.942 abitanti della provincia di Trento, è un centro abitato sparso, costituito dalle cosiddette “Quattro Ville”, e cioè le frazioni di Campo, Rallo, Pavillo e Sanzenone, ognuna con una chiesetta e più palazzi di pregio. Dal 1º gennaio 2016, a seguito della fusione con i comuni di Nanno e Tuenno, il comune di Tassullo è stato soppresso per l’istituzione del comune di Ville d’Anaunia
I paesi si distendono sui terrazzi verdi che sovrastano la sponda destra del torrente Noce e, a valle, lo sbarramento del lago di Santa Giustina. Tassullo è circondato da colline ricoperte di frutteti.

Storicamente possesso del Vescovo di Trento (nel 1207), Tassullo è passato successivamente agli Appiano, ai Conti del Tirolo e agli Spaur. Nelle vicinanze si trova l’imponente Castel Valer, con la bella originale torre ottagonale attorno alla quale furono erette, nel corso dei secoli, abitazioni civili secondo l´architettura dell´epoca (fra 1400 e 1600). Panoramico e imperioso sulla Valle di Non lungo una antica strada romana, appare tra i meglio conservati sul territorio. Attualmente il castello è residenza privata dei conti Spaur e non si può visitare.

Sulla piazza sorge Palazzo Pilati, sede municipale, con il caratteristico pozzo e nell’atrio la pietra tombale della famiglia Pilati. All’esterno è visibile la lapide dedicata a Carlo Pinamonti di Rallo e al fratello Gioseffo, i quali nel 1852 realizzarono il primo grande acquedotto irriguo della Val di Non.
Lungo la strada che va a Nanno è da visitare la chiesetta di S. Vigilio, risalente al 1495.

Notevole è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, ricordata già nel 1101. Lungo la strada che porta a Nanno merita una visita l’antichissima chiesetta di S. Vigilio che conservava un tempo un meraviglioso altare ligneo, custodito oggi presso il Museo Diocesano di Trento, datato 5 aprile 1520. La forma è di trittico gotico a due portelle mobili recanti varie raffigurazioni di Santi. Sul retro sono dipinte le simbologie della Passione e lo stemma Tabarelli di Fatis. L’altare è arricchito di statue: al centro quella della Madonna con due pinnacoli dell’Annunciazione; ai lati due piccole statue di San Vigilio e San Fabiano.

La famiglia Tabarelli de Fatis che aveva origine da Terlago, si era suddivisa in quattro rami, uno dei quali è andato a Tassullo (Val di Non), dove ancora oggi esistono una mezza dozzina di famiglie che portano il nome di Tabarelli.

Pubblicato da Giuseppe Tabarelli

Nato nel 1941 a Faedo (Trento), Salesiano di don Bosco dal 1958, sacerdote dal 1973.‎ In Germania (1964-1970), ho fatto due anni di tirocinio pedagogico a Berlino e quattro anni di ‎teologia in Baviera, conseguendo in questo periodo anche il Grosses deutsches Sprachdiplom che ‎abilita all’insegnamento del tedesco. Dal 1970 al 1986 ha lavorato presso la editrice LDC di Leumann-Torino curando la produzione dei settori ‎audiovisivi e musicale. ‎ Bibliotecario all’Università Salesiana dal 1986-1997 e dal 2008 al 2014. Diplomato alla Scuola di ‎Biblioteconomia Vaticana nel 1988, ho curato la formazione di decine di bibliotecari e ‎introdotto l’automazione nella biblioteca UPS e molte novità tecniche, creando tra l’altro il sito ‎web e una apprezzata guida descrittiva della biblioteca. Sono stato uno dei quattro fondatori e primo direttore della rete informatica URBE che collega a ‎Roma 18 biblioteche universitarie pontificie. ‎ Dal 1997 è stato attivo in Russia nel Centro Salesiano Don Bosco di Gatčina. Ottenuta una ‎licenza editoriale, ho fondato e diretto una editrice pubblicando centinaia di libri in russo. Ho ‎fondato e diretto per cinque anni l’edizione russa del Bollettino Salesiano e creato il primo sito ‎salesiano in lingua russa (+inglese, italiano e tedesco). Sempre in Russia ho lavorato in tipografia e ‎svolto anche azione didattica insegnando italiano e tedesco. Rientrato in Italia nel 2008, ho diretto la nuova biblioteca UPS, recuperando diversi progetti ‎sospesi durante la nuova costruzione. Dal 2017 al 2020 sono stato a Torrita di Siena come viceparroco, a Vigliano Biellese Attualmente sono impegnato a Rivoli (Torino)

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