
Villafranca di Verona è un comune di 33 220 abitanti della provincia di Verona, in Veneto. È attualmente il secondo comune per numero di abitanti della provincia, avendo scalzato dalla posizione pochi anni fa Legnago. Villafranca è a 12 chilometri a sud ovest da Verona. È in posizione intermedia fra il suo capoluogo di provincia e la città di Mantova. Nella sua parte sud ovest è attraversata dal fiume Tione dei Monti, che poi confluisce nel Tartaro nel territorio del comune di Povegliano Veronese.
Alcune notizie storiche. La posizione sull’antica via Postumia e la struttura viaria ad intersezioni perpendicolari testimoniano l’origine probabilmente di accampamento romano.

Nel medioevo, in occasione della fondazione da parte del Consiglio dei Rettori di Verona il 9 marzo 1185, assunse le caratteristiche di borgo di confine affrancato dagli oneri fiscali, da cui derivò il nome Burgus Liber, poi Villa libera quindi villa franca. Assedi e distruzioni accompagnarono l’epoca di Ezzelino da Romano e parallelamente si assistette al rinforzo delle fortificazioni e dei fossati di confine. Con l’ascesa della Signoria Scaligera anche Villafranca e il suo castello entrarono nell’orbita della dinastia veronese; nel 1285 Alberto della Scala rinnovò l’atto di fondazione di Villafranca, confermando i diritti formalizzati un secolo prima.
Il 14 novembre 1796, durante la campagna d’Italia, Napoleone trasferì a Villafranca il quartier generale e soggiornò nel palazzo Comini (ora caffè Fantoni). Fu la notte che precedette la battaglia di Arcole.
Nel periodo del Risorgimento Villafranca è stata coinvolta in quasi tutte le fasi salienti dell’epoca. Nel 1848 (I Guerra d’Indipendenza) fu sede del quartier generale piemontese. Nel 1859 fu sede del quartier generale austriaco (ospitando anche l’imperatore Francesco Giuseppe) e l’11 luglio dello stesso anno ospitò l’incontro tra Francesco Giuseppe e Napoleone III ricordato come “Pace di Villafranca” che concluse la II Guerra d’Indipendenza.
La Seconda guerra mondiale arrivò a Villafranca anche con attacchi aerei alleati. Il motivo principale degli attacchi era la presenza dell’aeroporto, approntato dopo Caporetto, utilizzato dopo il 1943 dai tedeschi. L’11 luglio 1961 fu aperto l’aeroporto civile (il cui nome attuale “Valerio Catullo” è stato scelto e assegnato solo nel 1987).